MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE

Nel corso dei secoli vari eventi distruttivi, sia ad opera umana che naturali, hanno devastato la città, che oggi presenta un aspetto moderno, frutto soprattutto delle ultime ricostruzioni dopo il terremoto del 1908 ed i bombardamenti dal 1940 al 1943. Molte delle opere d'arte e degli edifici realizzati nei secoli sono andati perduti, ma la città conserva ancora esempi monumentali di assoluta rilevanza.

Chiese

Basilica Cattedrale Protometropolitana, dedicata a Santa Maria Assunta, bizantina, ricostruita alla fine del XII secolo e con numerosi altri rifacimenti. Conserva numerose opere d'arte. Al suo interno degno di nota è l'organo: è il secondo più grande d'Italia (il primo è quello del Duomo di Milano), e il terzo in Europa, con 5 tastiere, 170 registri, 16.000 canne distribuite nei due lati del transetto, dietro l'altare, sulla porta maggiore e sull'arco trionfale. È opera della ditta Tamburini di Crema del 1948. Il campanile all'esterno ha il più grande ed il più complesso orologio meccanico ed astronomico del mondo realizzato da una ditta di Strasburgo: inaugurato nel 1933 tutti i giorni a mezzogiorno le varie statue si muovono in modo spettacolare al suono dell'Ave Maria di Schubert. Le figure del campanile ricordano la Guerra del Vespro del 1282: Il Leone in cima rappresenta il Popolo Siciliano vittorioso su Carlo d'Angiò e l'esercito guelfo inviato dal papa contro la Sicilia; Dina e Clarenza rappresentano le donne di Messina che aiutarono gli uomini a difendere la Città; Il galletto in mezzo alle due statue femminili rappresenta l'esercito franco-papale; la chiesa che scompare ricorda il Colle della Caperrina, luogo della battaglia del 6 e 8 agosto 1282 ultimo tentativo di Carlo d'Angiò di entrare in Città dalle colline a ovest.

  • Sinagoga, eretta tra XII e XIII secolo e trasformata in Chiesa di San Filippo Neri di Messina.
  • Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, eretta tra XII e XIII secolo forse sui resti di un preesistente tempio pagano
  • Chiesa della Santissima Annunziata , su progetto del Guarino Guarini, che venne distrutta dal terremoto del 1908.
  • Chiesa concattedrale del Santissimo Salvatore, sede dell'Archimandritato
  • Basilica - Santuario di S. Antonio di Padova, custodisce le spoglie di Sant'Annibale Maria Di Francia
  • Sacrario di Cristo Re, possiede la "Campana di Cristo Re" posta in cima alla torre ottagonale (XII secolo) del santuario. Venne fusa a Padova (fonderia Colbachini) e inaugurata nel 1934. Ha un diametro di 2,66 m., pesa oltre 13 tonnellate ed è la terza campana d'Italia per grandezza. Suona ogni sera al tramonto (varia l'orario a seconda dei periodi dell'anno) in memoria dei caduti messinesi della prima guerra mondiale le cui spoglie sono conservate nel sacrario.
  • Santuario della Madonna di Montalto sul colle della Caperrina, ricostruito dopo il terremoto.
  • Chiesa di Sant'Elia , del XVI secolo, a navata unica.
  • Chiesa di Santa Maria della Scala , del 1723, che venne distrutta dal terremoto del 1908.
  • Chiesa di San Gregorio , del XVI secolo.Il campanile della caratteristica forma elicoidale si edificò nel 1717 su progetto del Juvarra. Ancora al 1743 Pietro Passalacqua adornò la facciata della chiesa su disegni di Filippo Juvarra. Venne distrutta dal terremoto del 1908.
  • Chiesa delle Anime del Purgatorio , opera di Raffaello Margarita del 1750, che venne distrutta dal terremoto del 1908.
  • Chiesa di Santa Teresa , opera di Matteo de Maria del 1810, che venne distrutta dal terremoto del 1908.
  • Chiesa di San Francesco all'Immacolata, del XIII secolo, la seconda chiesa per dimensioni della città
  • Chiesa di San Giovanni di Malta, opera di Giacomo Del Duca, allievo di Michelangelo
  • Chiesa della Madonna delle Grazie, nel villaggio Pace, costruita nel XVII secolo su progetto di Simone Gullì. Distrutta dal terremoto, è stata ricostruita.
  • Chiesa di Santa Maria della Valle detta "Badiazza", chiesa-fortezza di epoca normanna, nell'alta valle del torrente Ritiro
  • Chiesa ed ex monastero basiliano di Santa Maria di Mili in Mili San Pietro, fondata nel XI secolo e quindi allungata nel XVI.Nel sito fu sepolto il figlio di Ruggero d'Altavilla , morto in combattimento a Siracusa
  • Chiesa di S.Maria Alemanna risalente alla metà del duecento, è l'unico esempio di architettura gotica in Sicilia.
  • Chiesa Santa Maria del Carmine, (Via Antonio Martino is. 214) eretta nel 1931 da Lorenzo Interdonato su progetto dell'architetto Cesare Bazzani. Richiama nella struttura lo stile settecentesco della Messina pre-terremoto. L'interno, a forma di croce greca con cappelle laterali, è ornato di marmi policromi e da colonne in marmo rosa sormontate da capitelli intarsiati. L'Altare Maggiore raffigura la Madonna del Carmelo, con Gesù Bambino in braccio, nell'atto di porgere il S. Abitino a San Simone.

Palazzi

  • Palazzo municipale o Palazzo Zanca, costruito dopo il terremoto del 1908 dall'architetto palermitano Antonio Zanca.
  • Teatro Vittorio Emanuele II, in precedenza "Teatro Sant'Elisabetta", di stile neoclassico. Il soffitto interno è decorato da Renato Guttuso.
  • Galleria Vittorio Emanuele III, opera di Camillo Puglisi Allegra del 1939 (recentemente ristrutturata).
  • Palazzo Monte di pietà, edificato nel 1616 dall'architetto Natale Masuccio e danneggiato del terremoto del 1908 (rimane soltanto la facciata).
  • Palazzo Reale, edificio rinascimentale, opera di Andrea Calamech del 1589.
  • Palazzo dell'INA(Istituto Nazionale Assicurazioni) edificato su progetto dell' ingegnere Guido Viola nel 1935 tra il Palazzo della Dogana ed il Banco di Sicilia con la monumentale porta.
  • Palazzo dell'INAIL, opera di Giuseppe Samonà del 1938 in stile razionalista.
  • ex Palazzo Littorio, opera di Giuseppe Samonà 1940 anch´esso in stile razionalista.
  • Palazzetto Coppedè, opera dell'architetto genovese Gino Coppedè, in via Garibaldi dall´angolo arrontondato all'incrocio con la via Cardines.
  • Palazzo Magaudda, anch'esso opera del Coppedè.
  • Palazzo della Camera di Commercio, opera di Giacomo Fiore, Giuseppe Managò e Giuseppe La Bruto, distrutto nel terremoto del 1908.
  • Palazzo Calapaj - d'Alcontres, nella via S.Giacomo, edificio settecentesco.
  • Casa dei Padri Minoriti, opera dell'architetto Giacomo Minutoli, di fronte il Duomo.
  • Palazzo Pistorio-Cassibile, opera dell'architetto Giacomo Minutoli, in piazza Duomo.
  • Hotel Trinacria,costruito su disegno di Placido Campolo, Bitto e Asciak, distrutto nel terremoto del 1908.
  • Convento S. Francesco d'Assisi, opera dell'architetto Giacomo Minutoli.
  • Palazzo municipale, opera dell'architetto Giacomo Minutoli, non gravamente danneggiato nel terremoto del 1908, è stato raso al suolo con cariche di dinamite nel 1908.
  • Palazzo dei Tribunali , opera dell'architetto Antonio Basile, costruito su disegno di Domenico Martinelli , distrutto nel terremoto del 1908.
  • Palazzata di Simone Gullì, opera dell'architetto Simone Gullì, distrutta nel terremoto del 1783.
  • Palazzata di Giacomo Minutoli , opera dell'architetto Giacomo Minutoli, distrutta nel terremoto del 1908.
  • Palazzata di Giuseppe Samonà , opera dell'architetto Giuseppe Samonà.
  • Palazzo Molo, edificio del periodo rococò corrente nei primi anni dell'800, opera di Antonio Brancati del 1810.
  • Palazzo Fiorentino, edificio del periodo rococò corrente nei primi anni dell'800, opera di Filippo Juvarra.
  • Palazzo Brunaccini, edificio del periodo rococò corrente nei primi anni dell'800, opera di Gaetano di Maria del 1810, nelle contrade della parrocchiale chiesa di S. Antonio.
  • Palazzo dell' Appalto, edificio settecentesco.
  • Palazzo Avarna, edificio settecentesco, opera di Saverio Francesco Basile del 1790, che sorse in piazza dei Catalani distrutto nel terremoto del 1908.
  • Palazzo Arena, edificio settecentesco, opera di Gianfrancesco Arena del 1790, che sorse in piazza del Duomo distrutto nel terremoto del 1908.
  • Porta della Loggia, edificio rinascimentale, opera di Giacomo Del Duca del 1589 con la fontana del Nettuno di fronte.
  • Loggia de' Negozianti, edificio rinascimentale, del 1627.
  • Palazzo Grano, edificio rinascimentale, opera di Andrea Calamech del 1563. Il prototipo dei palazzi barocchi quali piaceranno a Catania.
  • Palazzo Senatoriale, edificio rinascimentale, opera di Giacomo Del Duca del 1589.
  • Palazzo Cerruti - Bisazza , nella via Lepanto, all´incrocio della via Cesare Battisti e riconoscibile dall'inconfondibile Maghen David o "stella di Davide" inserita nelle inferriate dei balconi.
  • Palazzo Trevi - Palazzo del gallo , all'angolo con le vie Centonze e Saffi, realizzato da Gino Coppedè nel 1913.
  • Palazzo dell'Università, costruito su disegno di Giuseppe Botto nel 1927.
  • Palazzo di Giustizia, opera dell'architetto Marcello Piacentini, fu realizzato nel 1927
  • Palazzo del Governo, costruito nel 1920 su progetto dell'architetto Cesare Bazzani. Occupò quasi per intero l'area della cinquecentesca chiesa di S. Giovanni dei Cavalieri di Malta, della quale rimane soltanto, sul retro del Palazzo, la magnifica Tribuna.
  • Palazzo della Camera di Commercio, costruito dopo il terremoto del 1908 su progetto dell'architetto messinese Camillo Puglisi Allegra.
  • Palazzo della Provincia, o "Palazzo dei leoni", fu costruito nel 1914 dall'architetto Alessandro Giunta sull'area dell'antica chiesa di Sant'Agostino.
  • Palazzo della Dogana, opera di Giuseppe Lo Cascio dopo il terremoto del 1908, in stile liberty. Sul luogo ove, fino al 1783, sorgeva il grande Palazzo Reale.
  • Palazzo del Banco di Sicilia, costruito nel 1926 con norme antisismiche su progetto di V. Vinci.
  • Stazione ferroviaria, costruita nel 1939 dall'architetto Mazzoni, prospetta sulla centrale piazza della Repubblica, al cui centro spicca una fontana del 1905.

Altri monumenti

  • Monumento ai caduti

Si trova in piazza "Unione Europea" (Municipio), eretto nel 1936, dallo stile sobrio ed essenziale ma severo. Sul podio, davanti ad una stele, l'imponente gruppo bronzeo raffigurante un aviere, un marinaio ed un fante.

  • Monumento alla batteria siciliana Masotto

Ricorda la batteria Masotto, caduta ad Adua nella campagna eritrea; il gruppo in bronzo, raffigurante tre soldati in atteggiamenti epici, fu modellato da Salvatore Buemi nel 1897.

  • Porta Grazia

Monumentale porta d'accesso alla Cittadella (XVII secolo), opera di Domenico Biondo e figli. Nel 1961 fu smontata dal luogo di origine e ricollocata nella centrale piazza "Casa Pia".

  • Statua di Messina riconoscente per la concessione del Portofranco

Raffigura la Città riconoscente verso Ferdinando II di Borbone per la concessione del Porto Franco. È opera del 1859 del messinese G. Prinzi e si trovava, prima del 1908, all'interno del Municipio. Oggi si trova al centro della piazzetta "G. Minutoli", di fronte al porto con l'imponente mole del retrostante Municipio per scenografico sfondo.

  • Statua dell'Immacolata Concezione

In marmo bianco, sorge su un alto basamento nella piazzetta "Immacolata di Marmo", a fianco del Duomo. È opera dello scultore messinese Ignazio Buceti (1758).

  • Monumento a Don Giovanni d'Austria, eretto in occasione della battaglia di Lepanto e realizzato da Andrea Calamech.
  • Statue di Ferdinando II e di Carlo III di Borbone

Fontane monumentali

  • Fontana di Orione

Sita in Piazza Duomo è opera di Giovanni Angelo Montorsoli (1553).

  • Fontana del Nettuno

Seconda opera messinese di Giovanni Angelo Montorsoli (1557)

  • Fontana Senatoria

È collocata sul lato sud del Palazzo Municipale; si compone di una grande vasca circolare con al centro una stele che sostiene una grande tazza buccellata del 1619 recante sul bordo esterno, in sette targhe a rilievo, i nomi dei Senatori del tempo.

  • Fontana Falconieri

Fu eretta in piazza Ottagona (oggi piazza Filippo Juvara) nel 1842 per i festeggiamenti secolari in onore della Madonna della Lettera dall'architetto messinese Carlo Falconieri. Oggi si trova al centro di piazza Basicò.

  • Le Quattro Fontane

Eseguite tutte su disegni del romano Pietro Calcagni, poste ai quattro angoli tra via Austria (oggi via I Settembre 1847) e via Cardines, nuove arterie volute dal Senato di Messina nel 1572 per congiungere il Duomo al Palazzo Reale, furono eseguite in epoche diverse. La prima, nel 1666, da Innocenzo Mangani, la seconda, nel 1714, da Ignazio Buceti, le ultime due da ignoti artisti nel 1742. La decorazione è ispirata al mare; gli stemmi imperiali spagnoli e di Messina sormontano ciascuna fontana. Distrutte dal terremoto del 1908, ne sono state ricomposte solamente due nel sito originario. Le due mancanti sono custodite al Museo Regionale.

  • Fontana Bios

alla Passeggiata a Mare, realizzata dal pittore e scultore messinese Ranieri Wanderlingh.

  • Fontana dei 4 cavallucci

in largo San Giacomo, alle spalle di Piazza Duomo. Secondo lo storico Cajo Domenico Gallo fu eretta nel 1742 in occasione della festa della Madonna della Lettera, scolpita dal catanese Giovan Battista Marino.

  • Fontana del Brugnani e Fontana in ghisa

all'interno della Fiera campionaria, la prima scolpita nel 1738 dal messinese Ignazio Brugnani. Fino al 1908 si trovava nel cortile del monastero di S. Gregorio Magno, sotto Montalto. I gravi danni subiti sono stati restaurati nel 1980. La seconda è opera di artigiani fonditori messinesi di fine '800.

  • Fontana della Pigna

in piazza Seguenza, è di stile settecentesco, sormontata da una grossa pigna da cui prende il nome. Si pensa provenga da un cortile del seminario arcivescovile.

  • Fontana di Piazza Repubblica

è del periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale e sfrutta i resti di una fontana del 1902, poi andata distrutta, realizzata da Leandro Caselli in occasione della realizzazione dell'acquedotto cittadino.

  • Fontana di Gennaro

all'incrocio tra corso Cavour e via T. Cannizzaro, sarebbe opera del 1590 di Rinaldo Bonanno;quest'opera venne edificata grazie al volere dei senatori di quel tempo che furono: Paolo Adornetto, Antonio Cesare Aquilone, Pietro Arena, Pietro Del Pozzo, Giuseppe Stagno D'Alcontres, Carolus Ventimiglia.

 

  • Fontana di Piazza Cairoli

inaugurata con la ristrutturazione della piazza, nel 2003.

Cimitero monumentale

Il Cimitero monumentale è il secondo maggior cimitero d'Italia, dopo quello di Genova.

Principali castelli e fortificazioni

  • Castello del SS.mo Salvatore

Fu fatto edificare da Carlo V nel 1540 circa sul braccio estremo della falce portuale, nel luogo in cui un tempo esisteva l'antica sede dell'Archimandritato del SS. Salvatore. Sulla torre "Campana", posta all'estremità, si trova una stele di 60 metri di altezza, che sostiene una grande statua benedicente della Madonna della Lettera in bronzo dorato (alta 6 metri), opera di Tore Calabrò. La stele fu illuminata per la prima volta nel 1934 da papa Pio XI, che azionò dal Vaticano un radiocomando di Guglielmo Marconi; essa appare in tutto il suo splendore a chi giunge dal mare e in atto benedicente verso la prospiciente città.

  • Castel Gonzaga

È una delle fortificazioni di pregio di Messina, progettato dal Ferramolino nel '1540, nell'ambito del progetto di costruzione di nuove possenti mura e fortificazioni per la città di Messina, voluto da Carlo V, che resero la piazzaforte la più munita del bacino del Mediterraneo. Nonostante le pregevoli caratteristiche risulta non fruibile al pubblico.

  • Real Cittadella

Imponente ma dimenticata costruzione militare a pianta stellare (5 baluardi), costruita dal 1678 al 1681, dopo la rivolta della città dagli spagnoli (1674 - 1678) a freno della cittadinanza e controllo del territorio, situata all'imboccatura della falce del porto. È il simbolo della resistenza dell'Esercito Duosiciliano contro l'invasione piemontese e garibaldina, fu infatti il penultimo presidio dei Borboni e l'ultimo della Sicilia ad arrendersi agli invasori il 12 marzo 1861. Nonostante l'abbandono di essa rimangono ancora imponenti resti, destinati ad accogliere un fuoriluogo Centro di Documentazione sull'Arte Contemporanea (CDAC).

  • Forte Cavalli

Ancora in ottimo stato di conservazione, la fortezza umbertina Cavalli domina la città dal un'altezza di quasi 500 metri S.l.m. Si trova a due passi dal paese di Larderia ed offre il panorama di tutta la città fino al pilone di Torre Faro, vista ottima sullo stretto che servì negli anni a controllare le avanzate Francesi via mare, impegnati in quel periodo in una campagna di attacco alla Tunisia. Oggi Forte Cavalli è sede di diverse attività culturali e ricreative ed è visitabile.

  • Castello "Matagrifone" o "Roccaguelfonia"
  • Castellaccio
  • Sistema di fortificazioni antinvasive di fine 800 ,

composto da batteria costiere e dislocato lungo le sponde dello Stretto ed in parte sul versante tirrenico dell'area peloritana

  • Resti della cinta muraria

Torre della Lanterna,

Torre di Contesse,

Torri Martello di Ganzirri e Faro,

Torre di Capo Peloro,

Torre di Marmora,

Torre Umbertina,

Stazione semaforica Spuria (anni 30)

  • Sistemi fortificati (f.a.m e f.a.t.)

Ancora ben presenti e conservati ma del tutto sconosciuti sia ai cittadini che agli "esperti"

  • Sistema costiero- contraereo f.a.m.(fronte a mare)

Edificato a partire da 1936 e costituito da una rete di batterie costiere, osservatori,

direzioni del tiro ecc , utili alla difesa costiera, antisom e contraerea del territorio della città.

  • Sistema terrestre f.a.t. (fronte a terra)

Edificato tra il 1942 ed il 1943, costituito da una serie di fortificazioni (bunker, piazzole varie ecc) che cingono il perimetro della città, difendendolo da tentativi di penetrazione nemica

Parchi e giardini

  • Villa "Giuseppe Mazzini"nome originario "la Flora", al centro della città tra la Prefettura, la chiesa di S. Giovanni di Malta, la sede del Comando interregionale dei Carabinieri, il viale Boccetta e la via Garibaldi un tempo Strada Ferdinanda. Ricca di vegetazione mediterranea ed esotica, è uno dei luoghi preferiti dai messinesi per il tempo libero.
  • Passeggiata a mare, lungo spazio attrezzato sul waterfront del centro cittadino dal viale Boccetta alla sede della Fiera Internazionale.
  • Villa "Dante", di fronte al Cimitero monumentale ed al centro del viale San Martino, la principale arteria commerciale della città. È il vero grande "polmone verde" di Messina, realizzato negli anni settanta e della estensione di alcuni ettari. Include anche una grande arena all'aperto per spettacoli e numerosi spazi ludici per i bambini.
  • Villa "Albert Sabin", sul viale della Libertà di fronte al Museo Regionale ed al capolinea Nord della tramvia, grande spazio verde attrezzato affacciato sullo Stretto.
  • Piazza "Cairoli", grande spazio alberato sul viale S. Martino, il "cuore giovane" della città attraversato dalla tramvia. È il più frequentato luogo di ritrovo di Messina.
  • Villa "Ettore Castronovo", in piazza Castronovo, luogo di partenza della celebre "Vara" di Mezzagosto.
  • Villa "Giuseppe Garibaldi", situata di fronte alla più grande villa Mazzini lungo la via Garibaldi, alberata a pini. In loco si trova la stua di Ferdinando II di Borbone, da anni tenuta in abbandono ed ivi posizionata solo qualche decennio fa.
  • Villetta "San Francesco di Paola", dalle alte palme, situata di fronte alla rada S. Francesco dove hanno sede gli imbarcaderi per il Continente delle compagnie private.
  • Parco "Aldo Moro", situato sulla circonvallazione, in viale Regina Margherita, è sede dell'istituto nazionale di geologia e vulcanologia con sezione sismologica.