PERSONAGGI FAMOSI

Mafia

Cosa nostra è il nome dato alla mafia siciliana. Le sue origini , secondo parte della ricerca storiografica, vengono fatte risalire ai primi anni del XIX secolo e sono poste in relazione all'antico fenomeno del brigantaggio. Tuttavia è doveroso precisare che tale asserzione è poco condivisa; buona parte degli studiosi ritiene di retrodatare il fenomeno al XVI secolo, quando in varie parti d'Italia si erano formate congregazioni paracriminali sul tipo di quella citata da Alessandro Manzoni, (I bravi e Don Rodrigo), nel suo capolavoro "I promessi sposi".

Lo sviluppo più importante avvenne però all'inizio dell'Ottocento, quando i campieri gestivano quotidianamente i terreni della nobiltà siciliana e i braccianti che vi lavoravano [senza fonte]. Era gente violenta, che faceva da intermediario fra i proprietari feudali e i braccianti, spesso in condizioni simili a quelle dei servi della gleba che, per meglio esercitare il loro mestiere, si circondavano di violenti guardiani prezzolati. Da qui nacque la gerarchia di capi e picciotti che, nella sua logica gerarchica, esiste ancora ai giorni nostri.

Da allora, la mafia si è evoluta, mischiandosi nei Fasci Siciliani, venendo messa in ginocchio grazie all'operato del "prefetto di ferro" Cesare Mori -inviato dal regime fascista- e venendo poi potentemente sostenuta dal governo statunitense prima e dopo lo sbarco degli Alleati nella Seconda guerra mondiale. Dagli anni cinquanta in poi, la mafia si aggancia sempre più strettamente alla politica: da Vito Ciancimino in poi alcuni esponenti della politica siciliana sono stati indicati come collusi. E c'è stato anche il periodo delle guerre interne: la prima (nel 1962) e la seconda guerra di mafia (nel 1978).

Il periodo fra gli anni ottanta-novanta è la stagione delle grandi stragi: Capaci, via d'Amelio, via dei Georgofili ... Ma è stato anche il periodo del maxiprocesso di Palermo: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino guidano la carica contro le cosche, venendo poi vigliaccamente uccisi nel 1992. Successivamente, il fenomeno si nasconde, e diventano eclatanti solo gli arresti, da Totò Riina a Brusca a Bagarella. Gli ultimi, nel 2006, quello di un capo storico della mafia Bernardo Provenzano e nel 2007 l'arresto di Salvatore Lo Piccolo suo successore. Oggi gli esperti di anti-mafia indicano Matteo Messina Denaro come il successore di Lo Piccolo e Provenzano al vertice di Cosa Nostra.

 

Collusioni tra politica e mafia

La prima volta che si parlò apertamente dei rapporti che legano la politica e la mafia in Sicilia fu a inizio secolo in occasione dell'omicidio dell'ex sindaco di Palermo Notarbartolo, il cui mandante era il parlamentare Raffaele Palizzolo, rimasto impunito. Dopo la fine del fascismo gli Alleati nominarono sindaci esponenti di primo piano della Mafia, come Calogero Vizzini. Numerosi furono poi i legami tra mafia ed esponenti del Separatismo siciliano.

Tra le vittime più illustri che caddero nella lotta contro la mafia furono il Generale Dalla Chiesa, i giudici Costa, Terranova, Borsellino e Falcone. Tuttavia i frutti di queste indagini e l'appoggio della solidarietà popolare che ha più riprese è scesa in piazza contro la cupola mafiosa hanno portato a decapitare, dal 1993 in poi, i vertici di Cosa Nostra.

Nel tempo il legame tra politica e mafia è continuato ad essere un aspetto essenziale del controllo e della gestione di appalti e fondi pubblici. Sfruttando la leva di complicità e omertà, in molte province della Sicilia le scelte politiche avvengono a volte per convenienze mafiose. Innumerevoli i casi di appalti pilotati a ditte controllate dalla mafia, di speculazioni legate ai piani regolatori comunali, di leggi regionali a favore di talune categorie, ecc. Per questo motivo sono sorte alcune leggi antimafia volte a limitare le collusioni. Ogni anno però continua lo scioglimento di diversi consigli comunali sparsi nel territorio siciliano per infiltrazione mafiosa.

Fuori dalla Sicilia si sono spesso alimentati cliché derivati dagli stereotipi hollywoodiani sul genere de Il padrino che ritraggono la Sicilia come un paese dominato quotidianamente dalla violenza, mentre l'influenza della piovra è in realtà più sotterranea di quanto non si creda. Non solo sono stati dati per scontati gli stereotipi cinematografici, ma facili generalizzazioni estese all'etnia siciliana generano talvolta ingiuste discriminazioni sociali e perfino movimenti politici xenofobi ai danni delle minoranze etnico-linguistiche che vivono nel Nord Italia e all'estero. A questo scopo sono sorte numerose associazioni culturali in Italia e all'estero volte a salvaguardare e a fare conoscere la ricca realtà artistica, linguistica e umana dell'Isola.

In molte aree viene tacitamente sfruttato il voto di scambio, senza un'apparente mobilitazione da parte dello Stato. Con la globalizzazione e l'afflusso di emigrati clandestini in Sicilia guidati da scafisti senza scrupoli, la mafia ha esteso le sue alleanze verso i paesi in via di sviluppo e alle mafie provenienti da questi.

Eclatanti i casi di politici e magistrati collusi con la mafia: il caso che forse ha fatto parlare di più è stato quello di Giulio Andreotti (che i giudici hanno ritenuto assolto con sentenza definitiva per quanto riguarda i reati successivi al 1980, sostenendo comunque, per i reati prescritti, «Una autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell'imputato verso i mafiosi fino alla primavera del 1980») e Salvatore Cuffaro (a cui è dedicato il documentario La mafia è bianca, sotto processo per rivelazione di segreto istruttorio e indagato per concorso esterno in associazione mafiosa -- Corriere della sera: No di Cuffaro, ma documentario va in onda).

« Ma la mafia era, ed è, altra cosa: un sistema che in Sicilia contiene e muove interessi economici e di potere di una classe che approssimativamente possiamo dire borghese; e non sorge e si sviluppa nel vuoto dello Stato (cioè quando lo Stato, con le sue leggi e le sue funzioni, è debole o manca) ma dentro lo Stato. La mafia insomma altro non è che una borghesia parassitaria, una borghesia che non imprende ma soltanto sfrutta. » (Leonardo Sciascia, 1972; da Avvertenza scritta in occasione dell'uscita del "Giorno della Civetta" nella collana "Letture per la scuola media" - Einaudi)

Sport

Lo sport in Sicilia si è sviluppato ad un certo livello solo dal secondo dopoguerra in poi. Resistono tutt'ora alcuni sport tradizionali, come l'antinna a mari e il liu-bo, ma per quanto riguarda gli sport famosi a livello internazionale solo recentemente si è arrivati al livello degli altri atleti nazionali.

Per quanto riguarda gli atleti, il primo oro alle Olimpiadi è merito di Angelo Arcidiacono, per la sciabola nel 1984.

 

Sport di squadra

Negli sport a squadre, il primo scudetto risale al 1978, con la conquista del campionato italiano maschile di pallavolo, cui segue lo scudetto primavera (trofeo Dante Berretti) conquistato dallo Sport Club Marsala 1912. Da allora nei 30 anni successivi (fino a tutto il 2008) le squdre siciliane si sono aggiuìdicate in tutto 49 edizioni dei campionati nazionali (ma tra questi solo 8 volte a livello maschile) nei vari sport di squadra.

Il calcio è lo sport più seguito. Esso sbarcò in Sicilia, alla fine dell’800, grazie ai marinai delle navi mercantili inglesi che ingaggiavano vere e proprie sfide con i portuali negli spiazzali dei porti di Palermo e Messina. Il primo derby nell'isola risale al 18 aprile 1901, giocato tra l'Anglo Palermitan Athletic e Messina Football Club. Il match, dopo una sfida vibrante, fu vinto 3-2 dall’Anglo Palermitan. Nel 2006-07, per la prima volta nella storia della Serie A a girone unico, le tre maggiori squadre siciliane giocano tutte insieme: Unione Sportiva Città di Palermo (miglior risultato nella massima serie: 5°), Football Club Messina Peloro (7°) e Calcio Catania (8°).

Negli altri sport di squadra, la compagine più medagliata di sempre è l'Orizzonte Geymonat Catania, che ha finora vinto sedici scudetti (di cui 15 consecutivi) nella Serie A di pallanuoto femminile. Ha inoltre vinto 8 Coppe Campioni. Altre squadre da ricordare sono il Cus Catania (13 scudetti tra hockey e canoa-polo) e l'Ortigia Siracusa (3 scudetti nella pallamano).

 

Olimpiadi

Per quanto riguarda i singoli atleti, hanno vinto nelle proprie specialità alle Olimpiadi:

  • oro: Angelo Arcidiacono (XXIII Olimpiade, scherma - sciabola a squadre); Maurizio Randazzo (Giochi della XXVI Olimpiade, scherma - spada a squadre); Orazio Fagone (XVII Olimpiade Invernale, short track); Silvia Bosurgi, Cinzia Ragusa, Giusi Malato, Maddalena Musumeci (Giochi della XXVIII Olimpiade, pallanuoto femminile)
  • argento: Angelo Arcidiacono (XXI Olimpiade, scherma - sciabola a squadre)
  • bronzo: Cosimo Ferro (XXIII Olimpiade, scherma - spada a squadre); Giuseppe Gibilisco (Giochi della XXVIII Olimpiade, salto con l'asta).

Eventi internazionali

L'evento internazionale più seguito sin dai primi anni del Novecento, è sicuramente la Targa Florio tra le strade di Caltanissetta e Palermo. Evento automobilistico conosciuto in tutto il mondo fin dalla sua nascita nel 1906, dagli anni 70 tale corsa, per problemi di sicurezza, si trasformò in rally di interesse locale o nazionale così da essere declassata a livello internazionale. L'evento internazionale che è stato per anni l'appuntamento fisso della Sicilia è stato il Gran Premio di Formula 2 (poi Formula 3000) all'autodromo di Pergusa, che tutt'ora è chiuso. L'evento più importante in assoluto probabilmente è stata la XIX Universiade, ospitata nel 1997 tra Palermo, Catania, Messina e altri centri minori. Segue l'Europeo femminile Italia 1968 di pallacanestro, disputato a Messina, Ragusa, Catania e Palermo. Nel 2003 Catania è stata la sede dei Giochi Mondiali Militari e nel 2006 ha ospitato il Campionato Europeo di hockey su prato.

Per quanto attiene l'atletica leggera, l'evento più conosciuto a livello internazionale è sicuramente il Trofeo Sant'Agata di corsa podistica su strada che si corre tutti gli anni il giorno 3 febbraio per le strade del centro di Catania. Nelle sue 47 edizioni, ha visto fra i partecipanti Stefano Baldini vincitore della maratona all'Olimpiade di Atene 2004.

Nel 1994 si è tenuto in Sicilia il Campionato del mondo di ciclismo: Palermo ospitò le prove su pista, Catania le prove a cronometro e Agrigento quelle su strada. Altri eventi di rilievo sono state le 3 partite dei Mondiali di calcio Italia 1990, ospitate allo stadio La Favorita di Palermo (Olanda-Egitto 1-1; Eire-Egitto 0-0; Olanda-Eire 1-1). Nel 2005 e 2006 Trapani ha ospitato le regate Act 8 & 9 della Louis Vuitton Cup.

Nel 2002 Palermo ha ospitatoi mondiali di baseball. Nel 2006 Messina ha ospitato gli europei di softball.